Hitachi ha annunciato lo sviluppo di una macchina fotografica in grado di catturare immagini senza l'utilizzo delle lenti e capace di regolare la messa a fuoco dopo lo scatto, utilizzando il moire fringing e la matematica.
Lo scopo è quello di realizzare fotocamere più sottili e più leggere, adatte anche alle auto e ai dispositivi mobili per via del minor spazio occupato. Un altro ambito di utilizzo è quello dei robot: la tecnologia Hitachi permetterebbe di ottenere meno vincoli nel posizionamento delle fotocamere.
Come funziona? Di fronte al sensore viene posizionata una pellicola contenente un pattern concentrico. Quando si scatta una foto il pattern proietta un'ombra (a causa della luce che lo colpisce) sul sensore stesso. L'ombra viene dunque catturata dal sensore e viene sovrapposta ad un secondo pattern concentrico (simile a quello posto di fronte al sensore) durante l'elaborazione dell'immagine. Quest'operazione crea un effetto Moiré, ovvero una sorta di interferenza causata dai due pattern sovrapposti. Tramite la trasformata di Fourier è quindi possibile utilizzare questi dati per ricostruire l'immagine finale.
La tecnologia Hitachi offre anche altri vantaggi. Durante lo scatto vengono infatti catturate anche le informazioni relative alla profondità, utili per poter modificare il punto di messa a fuoco anche dopo aver catturato un'immagine.
Per il momento la tecnologia è ancora in fase di sviluppo e non sono state fornite le tempistiche per l'arrivo sul mercato.
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